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Courtesy l’Artista e Galleria Studio G7

Try

Marilisa Cosello

Try è un’opera corale incentrata sullo sport, raccontato sia con la messa in scena performativa che con la fotografia e il video. Ogni performance è la narrazione di uno sport ed è site specific, decontestualizzando reali azioni sportive performate da atlete professioniste e mettendole in scena in luoghi urbani o deputati all’arte con l’intento di immaginare una nuova e potente mitologia del femminile. Lo sport, con la sua natura ambivalente sospesa tra libertà e controllo, diventa una ricerca esistenziale sulla costruzione collettiva, le struttura sociali, la mitologia femminile e il corpo politico. L’identità femminile, oggetto delle azioni, si fa strumento narrativo riconosciuto e riconoscibile che interseca il complesso delle competizioni ginniche e atletiche con la natura individuale e gli squilibri della società, aggregando quotidiano e controllo politico. I costumi sono realizzati su misura, partendo dalla divisa sportiva che viene contrassegnata da un colore specifico, spruzzato direttamente sull’abito dell’atleta, invadendo il candore dei costumi, diventando traccia, macchia, ribellione astratta e inaspettata nello spazio occupato dall’azione. Nell’opera Try, spostando l’azione sportiva dalla sua ambientazione classica e collocandola in contesti inaspettati – una chiesa scoperchiata, un sottopassaggio urbano circondato da macchine in movimento, una scultura in un parco pubblico – questa acquista significati diversi, diventando racconto sulla condizione della società, immersa nelle immagini, dove il corpo si trasforma in manifestazione fisica e astratta d’instabilità, lasciando un vuoto che non consente un’identificazione stabile. Coinvolgendo atleti professionisti, scuole, società sportive, si crea una narrazione che diventa racconto collettivo e partecipativo.

Biografia dell’artista

Marilisa Cosello (Salerno, 1978) vive e lavora a Milano. Si diploma in Arti Visive in UK, si laurea in Storia del Cinema a Milano, consegue un master in Fotografia alla Noorderlicht School (NL) e studia con François Cheval presso il Museé Nicéephore Niépce (FR). La sua pratica è fortemente contemporanea, caratterizzata dalla partecipazione del corpo e dalla costruzione di performance che attivano un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Ripensando al ruolo della Società come Famiglia, e del Privato come Collettivo, l’artista fonde diverse forme di indagine sul potere, sovrapponendo pubblico e privato, rituali familiari e archetipi collettivi. Attraverso fotografia, performance e video, la sua ricerca si configura come una riflessione sulla natura politica del singolo corpo come soggetto, e sull’impatto delle dinamiche di potere sulla storia di individui e comunità. Espone in Italia e all’estero presso importanti istituzioni e manifestazioni.

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