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Corazonada

Giulia Gatti

a cura di Camilla Carè

Questo lavoro nasce nell’istmo di Tehuantepec (Oaxaca) in Messico, territorio che storicamente è stato oggetto di numerose narrazioni e rappresentazioni da parte di differenti viaggiatori, accademici e artisti. Dedicando gran parte dell’attenzione alle donne che abitano questo luogo, costruendo immagini di carattere potente, elegante, indipendente e libero. Questi mesi in Messico mi hanno portata come a rispondere ad un desiderio latente già seminato, il desiderio di non vedersi più rappresentate da uno sguardo patriarcale. È questo forse un piccolo tentativo di destrutturare l’immaginario femminile istmeño caricato di pretensione esterna. Le loro storie viaggiano dentro una contemporaneità che comincia a fare rumore, c’è una voglia importante di sovvertire gli scenari disegnati nel corso del tempo dalla norma. Ricreando nuovi set, toccando il femminile da un’altra forma, attraverso elementi legati al potere, all’erotismo, al mistero, alla nostalgia. È a volte l’esasperazione grottesca di una condotta: //matrimonio, maternità, lavoro, buone figlie, buone madri// In questo lavoro c’è il tentativo di sabotare tutti quelli che ancora si pensa dovrebbero essere gli scenari e le tappe della vita di molte donne, di giocherellarci sopra, di seminare provocazione sopra il terreno fertile della tradizione.

Biografia dell’artista

Giulia Gatti nasce a Fabriano nel 1995, da sempre danzatrice si trasferisce a Roma dove collabora con alcune compagnie di danza. Nel 2016 si sposta a Torino dove studia teatro fisico mantenendo parallelamente la sua attività da danzatrice, nel 2017 inizia la sua ricerca nel campo della fotografia, studiando un anno al nuovo istituto di design (NID) a Perugia, dove si diploma. Partecipa a diversi workshop collaborando con le riviste Yogurt Magazine e Gente di Fotografia e successivamente a workshop itineranti in terre come Islanda e Argentina attraverso le quali matura una fascinazione verso il racconto fotografico. Nel 2019 vince il primo premio “portfolio sul Po” del circuito “portfolio italia 2019”. Continua ora il suo viaggio in sud America tra Perù, Bolivia, Patagonia e Messico dedicando sia progetti che abbraccino danza, fotografia e scrittura.

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