GABRIELE STABILE
Appunti su un libro mai pubblicato
A cura di Vittoria Fragapane
Primo capitolo: Filing the blanks
Il narratore racconta un sogno premonitore avuto la notte prima della morte della madre. Nel sogno, la madre è giovane e vitale, e lo accompagna fino a un tunnel, rassicurandolo che può proseguire da sola. Questo sogno simboleggia l’inizio dell’elaborazione del lutto e la conclusione di un ciclo della vita dell’autore. La madre muore, lascia un grande vuoto e molti libri. Il narratore racconta di come ha affrontato il lutto inizialmente negandolo, e poi dedicandosi a lunghe camminate verso l’ospedale per prepararsi alla vista del corpo della madre. Il paesaggio siciliano diviene un rifugio durante questo doloroso periodo.
Love Parade, il secondo capitolo, ricorda amori passati, come Roberta e Chiara, con cui il narratore aveva relazioni intense e clandestine, riflette sul tempo trascorso, sulla fugacità delle relazioni e sul loro impatto emotivo. Racconta di Carla, il suo primo grande amore, le emozioni che riemergono con il semplice odore della buccia degli agrumi. Il testo si conclude con un pensiero ai propri figli e al futuro, evidenziando una miscela di malinconia, rimpianto e speranza.
Infine, terzo e ultimo capitolo con la poesia A te, una dedica all’isola su cui il narratore è cresciuto, Marettimo, arcipelago delle isole Egadi, in Sicilia.
L’idea è che esista da qualche parte nel nostro vissuto un filo che lega, non solo tutte le nostre esperienze, ma anche tutti i linguaggi che adoperiamo per comunicare con gli altri e quel che più preme al narratore decifrare a noi stessi la complessità delle nostre emozioni.
Le immagini sono state scattate sulla costa dell’isola in dittici con la Bencini Koroll III, una macchina che permette di pensare in “half-frame”, cogliendo Cala Bianca e Cala Marino in una sola immagine.
Gabriele Stabile è un fotografo Italiano conosciuto internazionalmente. Ha un Master ( con merito ) in fotogiornalismo alla Westminster University a Londra, è stato valedictorian del suo anno all ICP di New York ( ’07), ed è stato selezionato da PDN30 nella prestigiosa lista dei 30 under 30 del 2010. Di base a New York per oltre una decade è stato un collaboratore fisso del New Yorker, del New York Times e per il Wall Street Journal tra gli altri, seguendo importanti storie locali e internazionali, incluse aree di conflitto e crisi umanitarie. Insieme a Juliet Linderman ha pubblicato per McSweeney’s un libro di storie orali e fotografie che raccontano il processo di reinsediamento di una manciata di famiglie di migranti, negli Stati Uniti, per oltre 7 anni. Ha portato a termine una commissione per la fondazione Aperture, ed ha fondato Lucky Peach, un rivoluzionario periodico trimestrale di cibo e letteratura. La sua prima monografia, Swim till I Sank, pubblicata da RVMHUB nel 2023 ha vinto nello stesso anno il prestigioso premio Marco Bastianelli, è stato finalista a Photo España, selezionato per Gibellina Photoroad 2024 e vincitore della menzione speciale al Liquida Photofestival, tra gli altri. È fondatore e direttore di Raw Messina, una galleria atipica a Monteverde, Roma.