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I don’t care (about football)

Giulia Iacolutti + Marangoni 105

I don’t care (about football) è un progetto artistico-partecipativo che coinvolge le giocatrici e i giocatori della squadra di calcio Marangoni 105. La Marangoni 105 nasce nel 2011 all’interno di una delle residenze riabilitative del Dipartimento di Salute Mentale di Udine gestita dalla Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. Il titolo, ispirato dalle parole di una ragazza della comunità, suggerisce come il gioco non sia fine a sé stesso, ma un esercizio di inclusione e integrazione sociale. La squadra è composta, infatti, dagli e dalle utenti insieme a operatrici e operatori, sostenitrici e sostenitori. Tutti vestono il numero 14 di Johan Cruijff, leggendario giocatore dell’Ajax, inventore del calcio totale. Le divise, tutte identiche, simboleggiano non solo una forma di stare sul campo e uno stile di gioco, ma un pensiero più ampio, critico rispetto alle identità rigide, e che confida sulla possibilità di assumere e cambiare ruolo nel campo e nella società. Durante tre anni di conoscenza e lavoro, Iacolutti ha attivato dei laboratori in cui si è riflettuto coralmente sul disagio mentale e sul percorso svolto in residenza, usando il calcio come metafora di un percorso e di un’esperienza di cura. La ricerca si compone di fotografie, incontri, viaggi, allenamenti, sedute di stretching, interviste, progetti, esercizi di scrittura e collage, tutte azioni che trasformano l’oggetto d’arte in un luogo del dialogo, in cui è la scoperta dell’altro e del sé ad assumere centralità. Il processo di analisi e autoanalisi si converte allora in moto creativo che diviene parte dell’opera stessa; è attraverso le sagome ritagliate dei corpi che si indaga sul “non” che ha dato nome al progetto, quel negativo a cui è complesso dare voce, forma, senso.

Biografia dell’artista

Giulia Iacolutti è un’artista visiva che si dedica principalmente a progetti di arte relazionale su tematiche socio-politiche e legate all’identità. Oltre alla fotografia, utilizza diversi media (video, audio, ricamo, performance). Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato a livello internazionale ed è conservato in collezioni private e pubbliche come: Collezione Donata Pizzi (Italia); CRAF (Italia); MUFOCO (Italia); Folio Centro de la Imagen (Città del Messico) e Museo di San Telmo (Spagna). Nel 2018 è stata nominata al Foam Paul Huf Award e il suo primo libro “Casa Azul” (The (M) éditions, studiofaganel) è stato premiato come Miglior Libro d’Artista, Premio Marco Bastianelli. Con la ricerca in corso sugli ormoni del piacere ha vinto il Premio alla produzione Paolo Cardazzo per l’Arte Contemporanea, Venezia. Nel novembre 2021 ha inaugurato una mostra personale nella Project Room del PAC di Milano e attualmente sta lavorando sul progetto “Italia Inclusiva” promosso dal Ministero degli Affari Esteri.

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