MARIA PINA BENTIVENGA

Luminarie

La convinzione che l’uomo sia stato generato dalle fessure della terra, che le caverne abbiano dato i natali ai figli di Gea Madre Terra, è comune a molte culture.

Da qui derivano tutti i culti che sottolineano il rapporto tra l’uomo e la Terra, la Madre generatrice: riti religiosi e arcaici che legano indissolubilmente l’uomo alla Terra che lo ha partorito. Allo stesso modo è profondo il pensiero che la luce sia il viatico per assurgere al legame simbolico tra natura e ultraterreno.

Queste le linee guida del progetto Luminarie, di cui questo trittico fa parte. Sono calcografie che indagano la sacralità, i luoghi del culto e i loro apparati iconografici custodi di un dialogo non concluso tra l’uomo e il divino.

Maria Pina Bentivenga (Stigliano – MT- 10 Aprile 1973). Le sue incisioni e i libri d’artista fanno parte di collezioni tra cui: l’Albertina di Vienna, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, il Victoria & Albert Museum. È socio fondatore dell’Atelier InSigna di Roma, fa parte dell’Associazione Incisori Contemporanei e dal 2016 è nel consiglio direttivo della Fondazione Renate Herold Czaschka. Partecipa a numerose manifestazioni in Italia e all’estero, tra le più recenti: Artista in residenza presso Fondazione IL BISONTE – Firenze 2024; Immediati Dintorni – Istituto Centrale per la Grafica – Roma 2023; candidata al Queen Sonja Print Award 2022.